mardi, mai 29, 2007



Prossimamente...

A Parigi.

Sipario...


Viaggio nei pensieri

Treno Lyon-Paris. Alle spalle qualche giorno speso da Ivan, alias "Lione di Giuda" (vedi collegamento Willy a destra, ndr).
Giornate piovose e spensierate. Giornate piovose e forse per questo più intime. Un confronto necessario a poche settimane dalla fine della "Grande Giornata Erasmus", come la definisce lui, o del "Grande Film Erasmus" come preferisco chiamarlo io.

L'impressione sempre più rafforzata di essere parte di un romanzo che si snoda poco a poco davanti ai nostri occhi; forse quel "Due di Due" di Andrea De Carlo a cui avevo fatto riferimento qualche post fa (vedi post "Lione di Giuda" nel mese di Novembre, ndr).

Fatto sta che su quel treno che mi riportava nella capitale non ho letto quasi nulla, al contrario di quanto mi ero promesso. E' stato un viaggio riflessivo, solitario, solo nel mio scompartimento, attaccato al finestrino, nel senso di marcia.

Un pensiero lungo tutto il viaggio e un viaggio lungo dentro i miei pensieri che, mai come in questo periodo, mi appaiono così serenamente indecifrabili.
Si era detto proprio appena prima che salissi sul treno a Lyon che viaggiare da soli non è poi così male, anzi. E' uno dei pochi momenti in cui, non avendo realmente nulla da fare, fissi il paesaggio in movimento e metti in moto il cervello lasciandolo vagare a suo piacimento.

Alla fine del viaggio fra le tante idee passatemi per la testa una era più nitida delle altre: mettermi a scrivere. Non so cosa scriverò, quando inizierò e, sopratutto, perchè. Ma, seppur nella tenace incertezza che sento ora più che mai padrona della mia vita, ne sono convinto.

E la molla che avrà fatto scattare quell'idea saranno state le lunghe chiacchierate per Lyon e dintorni di quei Due con le mani in tasca, sovente fradici di pioggia senza uno straccio di ombrello. Uno dei Due è alto, chioma riccioluta, giacca grigia e All-star; l'altro dei Due è medio-basso, barba incolta, felpa blu old-school e Camper.

Due di Due.

Sipario...

vendredi, mai 25, 2007



Prossimamente...

A Lione.

Sipario...

mardi, mai 15, 2007



Cinzia e Anna

Quelle che...avevano promesso di venirmi a trovare a Paris assieme.

Quelle che...sono venute a trovarmi a Paris assieme.

Quelle che...volevano vedere come mi sono sistemato.

Quelle che...sembrano così diverse ma che hanno scoperto di non esserlo poi così tanto.

Quelle che...conosci da anni ma di cui scopri sempre qualcosa di nuovo.

Quelle che...parlano di continuo.

Quelle che...è un piacere parlare con loro.

Quelle che...a volte basta un sorriso per capirsi.

Quelle che...il loro sorriso, in questi mesi, mi è mancato.

Quelle che...ho portato su e giù per Belleville, tra un atelier d'artisti e un piatto di couscous

Quelle che...spero abbiano apprezzato sia l'arte che la cucina.

Quelle che...mi hanno sommerso di regali e di ringraziamenti.

Quelle che...ringrazio per questi piacevoli giorni passati assieme , brevi ma intensi (citazione dall'ultimo post di Lione di Giuda, vedere collegamento "Willy" a destra, ndr).

Quelle che...se non ci fossero...

sarebbe impossibile inventarle.

Sipario...

samedi, mai 12, 2007



Prossimamente...

A Parigi.

Sipario...

mercredi, mai 09, 2007



Le Quattro Stagioni

Mi affascina il violino. Mi affascinava anche la bella ragazza che lo suonava. Concerto di musica classica alla Sainte Chapelle: "Le Quattro Stagioni" di Antonio Lucio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678 - Vienna, 28 luglio 1741, ndr), roba di un certo livello. Dopo mesi di false promesse oggi ho deciso di andare.

Non ho mai approfittato a dovere della grossa cultura in materia di musica classica che ha mio padre; mi sono sempre e solo limitato ad ascoltare distrattamente le melodie che uscivano dalla sua stanza senza mai approfondire.
Eppure alcune mi emozionano. Sopratutto il violino mi emoziona. Se dovessi fare un elenco delle mie lacune non avrei dubbi sul primo posto: non saper suonare. E in particolare non saper suonare il violino.

Il primo contatto con l'oggetto misterioso l'ho avuto l'anno scorso, grazie alla disponibilità di un'eccellente violinista di Finale Ligure. Se già prima il violino mi attirava, nel momento in cui ho fatto sfiorare le corde dall'archetto l'attrazione si è ingigantita. Anche la postura da violinista è qualcosa di unico: lo strumento si tiene fra collo e mento, un braccio è tutto disteso con le dita in movimento e l'altro, piegato, comanda freneticamente l'archetto. Delirio!

Quasi certamente non imparerò mai a suonare il violino, però vorrei che l'emozione che provo ascoltando il suono che regala mi portasse ad interessarmene più profondamente.
Tanto da entrare in camera di mio padre e chiedergli, finalmente, che cosa stia ascoltando. Ed apprezzarlo come fa lui...

Ad occhi chiusi.

Sipario...



lundi, mai 07, 2007



La "festa" della Destra

Ha vinto. E ha vinto nettamente. Ha tutto il diritto di far "festa" con la sua gente, quei francesi in giacca, camicia e cravatta che con passione lo hanno votato.
Peccato che non abbiano nemmeno una vaga idea di cosa sia una Festa!

Place de la Concorde, domenica 6 maggio 2007. Ore 22:00, circa.

Per la prima volta in vita mia vado a una "festa" di Destra, voglio vedere cosa succede, cosa combinano quei giovincelli tutti belli, puliti, ordinati e pettinati.
La prima impressione è strana: un cerchio di ragazzi e ragazze ben vestiti in piedi sul bordo della fontana, nessuno si azzarda a tastare l'acqua. Sostengono fra le mani cartelli come "Les jeunes avec Sarkozy" e "Les étudiants avec Sarkozy".

Mi avvicino verso il palco attraversando una nutrita folla di tricolori francesi sventolanti. Un tizio esaltato annuncia l'arrivo di una pseudo-super-star musicale che dovrebbe scatenare l'inferno. Si presenta un improbabile piacione francese sui quaranta che sfodera un pezzo a metà fra pop adolescenziale e disco anni '90. I più audaci fra i manifestanti abbozzano un battere di mani a ritmo di musica (musica? quale musica?, ndr) seguito da irregolari ululati stile pubblico registrato nei telefilm.

Si susseguono cantanti uno più ridicolo dell'altro nell'attesa che arrivi lui, Nicolas, come lo chiamano i suoi elettori. Sono sconcertato: dov'è l'entusiasmo? perchè vi ostinate a mantenere questa compostezza snervante? Cazzo! avete vinto, lasciatevi andare per una volta, no? Niente da fare...

Eccolo, il vostro idolo Nicolas! Prende possesso della scena. Tanti ringraziamenti agli elettori e una grande promessa: d'oggi in poi una Francia nuova, fianco a fianco degli Stati Uniti d'America! Ovazione generale.
Parte l'Inno Nazionale, la Marsigliese. Viene fuori l'orgoglio della piazza, cantano proprio tutti. E' un canto tanto impetuoso quanto preoccupante per l'avvenire di una Francia che ha scelto la Destra e le sue "feste".

Dimenticandosi che la Festa è di Sinistra.

Sipario...

jeudi, mai 03, 2007



Freccia a destra

Qualcosa che volevo fare da tempo. Alzare quel pollice in attesa che qualcuno si fermi e ti porti nella direzione che stai seguendo.
Il recente viaggio nella regione della Loira è stata l'occasione per dare il via a questo gesto carico di fascino e imprevedibilità.

Al mio fianco un professionista dell'autostop: Christoph Schumann. Tedesco purosangue: testa quadrata, sandalo e calzino. Alle sue spalle migliaia di chilometri percorsi su decine di vetture diverse, sconosciute. Leggenda narra che l'ultima volta che è rientrato a Parigi dalla sua Berlino (distanza pari a 1105 km, ndr) l'abbia fatto "in stop"!

Zainone sulle spalle, sole battente che surriscalda l'asfalto, pollice verso il cielo. Passa una macchina, ne passa un'altra, poi altre dieci e dieci ancora.
Finalmente sul muso di una di queste si accende la freccia arancione destra; l'auto rallenta.
Madre e figlia. Dicono che sono sulla strada di casa a dieci chilometri da qui. Perfetto, dieci chilometri in meno. Si monta in macchina, sedile di dietro. Dialoghi banali, un po' imbarazzati ma sereni, leggeri.

Dieci minuti e i dieci chilometri sono percorsi. Ringraziamenti infiniti e un arrivederci impossibile. Giù dall'auto e su col pollice.
Passa una macchina, ne passa un'altra, poi altre dieci e dieci ancora.
Finalmente sul muso di una di queste si accende la freccia arancione destra; l'auto rallenta.

E così...via!

Sipario...


mercredi, mai 02, 2007



Commento del mese

Il commento del mese di Aprile è il seguente:

"Donne...dududù
Paro"

(Commento al post "La PrimaDonna" del 23 aprile 2007)

Sipario...