mardi, janvier 30, 2007



L'esercito spagnolo

Premetto, per chi capitasse qui per puro caso, che sono in Erasmus in Francia, a Parigi. Ma ci sono giorni che mi sento un Erasmus a Barcellona o Madrid o Granada o Siviglia o Valencia o Bilbao o San Sebastian.

La Comunità Spagnola in Erasmus a Parigi mi ha addottato. Ha addottato l'Italiano, quello di Genova (pronunciano la "G" come quando ci si prepara a mollare uno sputo da record, denso di catarro, ndr). A loro piace stare tutti assieme, parlare spagnolo, fare cose da spagnoli. A me piace stare con loro.

Un italiano che sta con gli spagnoli in Francia. E' emblematico. Rappresenta il mio stato d'animo di questi mesi: mai una cosa per volta, minimo due! E' la voglia di conoscere, di vedere che succede da una parte e dall'altra contemporaneamente. Destra e sinistra. Sopra e sotto. Destra e sinistra e sopra e sotto.

Difficile concludere qualcosa con questo atteggiamento, tante cose le si lasciano a metà. Ma è più forte di me e gli stimoli sono troppi, la scelta unica diventa una chimera.

Si accumulano esperienze, magari confuse, magari da terminare, magari da ripensare, però tutte rafforzano la personalità in una maniera singolare. Guardo a quest'anno come un periodo di sperimentazione sulla mia persona e la sua capacità di adattarsi alle situazioni più disparate e disperate.

Circondato da spagnoli.

Sipario...

mercredi, janvier 24, 2007



Dolce dormire

Il mattino nuoce gravemente alla salute. Svegliarsi prima che il nostro organismo lo decida è chiaramente contro Natura. Diffidate seriamente da chi sostiene che le ore di sonno sarebbero ore perse.

Dormire è uno dei piaceri della vita. La sua benefica azione si riflette sul metabolismo degli esseri viventi. Il piacere estremo lo si prova quando non si è dormito per diversi giorni e tutto di un colpo si crolla in un sonno che ci farà risorgere una dozzina d'ore più tardi.

Il sonno ci prende delicatamente in braccio e ci porta via dal nostro habitat di esseri umani, ovvero animali. La destinazione non esiste. A un certo punto ci lascia cadere in qualcosa che non sappiamo descrivere, non sappiamo raccontare, non sappiamo riconoscere, non sappiamo controllare. A un certo punto ci lascia cadere e lascia a noi l'iniziativa. Ed è qui che la nostra mente corre all'impazzata in un miscuglio di suoni, luci, colori, odori, sapori appartenenti al Mondo dei Sogni.

Un mondo che non si ripete mai due volte, un mondo che possiamo interrompere aprendo gli occhi ma di cui non potremo mai fare a meno. Il mondo del nostro Io, di cui solo noi stessi ne conosciamo la Storia.

Un mondo che uccidiamo ogni volta che suona la sveglia.

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vendredi, janvier 19, 2007



Catena letteraria

Svolgimento.

Si tratta di sfogliare il libro più vicino a voi fino alla pagina 123. Da questa giungere sino alla sesta, settima ed ottava riga per poi riportarne il testo sul vostro blog.
I partecipanti dovranno poi nominare tre persone che proseguiranno il gioco.

" Nel corso degli anni venti, in tutta Europa si sentiva che un elemento supplementare si aggiungeva al reale. Che questo elemento fosse sperimentato con coerenza e figurato con forza nelle opere strutturate con gli strumenti supplementari della fotografia, testimonia la coerenza incredibile della fotografia europea in quel periodo ".

Tratto da "Teoria e storia della fotografia" di Rosalind Krauss - Ed. Mondadori (1990).

Copyright di questa trovata che ritengo stimolante: Ivan Gugliandolo, "Così su due piedi". Link "Willy" sulla destra.

Io scelgo Emanuela, Mara e Sara.

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Prossimamente...

A Parigi.

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mardi, janvier 16, 2007



Regalo di compleanno

Fate gli auguri a Nicò. Oggi è il suo compleanno.
L'annata è di quelle buone, il 1984. Il regalo che ho pensato per lui lo avete proprio di fronte a voi, sopra il titolo. Un poster che mi ha colpito per la sua luce.

Nicò non è ancora tornato a casa, attendo il suo ritorno per cenare e porgergli il regalo. Credo rimarrà piacevolmente sorpreso.

Abbiamo appena finito una cena fatta più che altro di parole, di sorrisi, di confronti. Toni pacati, ottima musica di sottofondo. Il regalo, neanche a dirlo, è stato un successo.

Mi sto accorgendo sempre di più che Nicò è una persona d'oro. Non posso dire di conoscerlo a fondo, anche perchè non abbandona mai la sua proverbiale riservatezza. Però mi bastano poche frasi, qualche espressione del suo viso per capire cosa stia pensando. E' un ragazzo trasparente, genuino, buono, ansioso, garbato.

Il giorno che l'ho conosciuto era disperato perchè non trovava un alloggio decente qui a Parigi. E' venuto a vedere la mitica 3, rue Beaurepaire ed è rimasto incantato. Da quel giorno mi sento un po' il suo fratello maggiore sebbene abbiamo la stessa età. E' una situazione stravagante e insolita per me, davvero difficile da esprimere a parole.

In comune fondamentalmente abbiamo una preoccupante distrazione associata ad una flemma a volte insopportabile. Ne risente notevolmente lo stato di salute dell'appartamento, sempre più in balìa di un disordine caotico.

Ma a noi va bene così.

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lundi, janvier 15, 2007



Sacrilegio o Consacrazione?

Ho visto "The Big Lebowski" in francese. Lo ammetto.
Per un attimo ho avuto il timore che in lingua francofona il Capolavoro non esprimesse appieno le sue qualità. Mi sbagliavo di grosso.

Qualcuno mi aveva diffidato di osare tanto, e con ragione! C'era di mezzo un film perfetto che non conosce punti deboli. Ogni scena è studiata per restare impressa nella mente di chi la osserva e appena si passa alla successiva resta nello spettatore la dolce sensazione di stare assistendo ad un film memorabile.

Eppure stasera, è successo! Fra le decine di pellicole a nostra disposizione, la scelta è cascata su di lui, "il Drugo" (in francese "le Duc", ndr). Mi accomodo per terra davanti al video, un respiro profondo e via con la voce narrante.

"The Big Lebowski" non conosce confini, tantomeno quelli linguistici. Ritmo incalzante, battute geniali, attori e loro rispettivi ruoli perfetti.
Un plauso ai doppiatori francesi che hanno fatto un buon lavoro, ve lo assicuro. Non fosse per la tremenda ostinazione nel pronunciare i nomi inglesi come fossero francesi: il leggendario Walter diventa una specie di Voltaire!

Nonostante ciò...strike!

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mercredi, janvier 10, 2007



A pancia piena

Torno a Paris così: a pancia piena. Piena d'Italia.
Piena dei ricordi di queste tre settimane che mi terranno compagnia per i prossimi mesi. Ricordi che parlano sopratutto di cene memorabili.

Ognuna ha avuto una sua particolarità e ha lasciato una traccia differente dentro di me.

Capitolo I.

Cena in via Torti, Genova. 19 dicembre 2006
Una casa che mi ha sempre accolto a braccia aperte e che ho sempre apprezzato per la sincerità di chi la abita.
Sul menù appeso in cucina oltre a focaccia, polenta e crostata si evidenziavano le 100 birre. Finale scontato.

Capitolo II.

Cena da Pino's, Genova. 21 dicembre 2006
La cena dei miei sogni: numero di persone indefinito, così pure le bottiglie di vino e le risate. Assenza totale di regole, prezzo "special", come il menù. Grazie Pino, uno di noi.

Capitolo III.

Cena nei pressi dello Stadio L. Ferraris, Genova. 22 dicembre 2006
Cena genoana, cena rossoblù. Un rito sacro che prepara all'altrettanto sacra partita del Grifone. Si mangia e si beve in fretta, rigorosamente in piedi. E poi...Forza Vecchio Cuore RossoBlù!

Capitolo IV.

Cena in famiglia, Riomaggiore. 24 dicembre 2006
Vigilia di Natale. La famiglia Gasparini si ritrova, mai così tanto tempo era rimasta divisa. Ed è come se non fossi mai partito: le stesse battute, gli stessi battibecchi, gli stessi sorrisi riapacificatori. Spero non cambi mai.

Capitolo V.

Cenone di Capodanno, Genova. 31 dicembre 2006
L'ottima organizzazione culinaria è saltata circa un secondo dopo i primi due-tre giri di Negroni. Situazione incontrollabile, ritmo scatenato fino alla fatidica Mezzanotte in piazza, raggiunta davvero a fatica.

Capitolo VI.

Cena da Gigi, Riomaggiore. 5 gennaio 2007
Più che cena, "pizzetta da Gigi". Un luogo rassicurante. La pizza non sarà un granchè, la birra di sicuro è annacquata, il servizio è inesistente, però in quella pizzeria ci sono cresciuto e guai a chi la tocca! Ovviamente, prezzo fisso.

Capitolo VII.

Cena da Riccà, Fosdinovo. 6 gennaio 2007
Ho ancora il sorriso sulle labbra. Delirio da osteria: cori, canti, brindisi, applausi, fischi, abbracci, promesse, sogni. Io c'ero.

Domani, giuro, mi metto a dieta!

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