jeudi, mai 03, 2007



Freccia a destra

Qualcosa che volevo fare da tempo. Alzare quel pollice in attesa che qualcuno si fermi e ti porti nella direzione che stai seguendo.
Il recente viaggio nella regione della Loira è stata l'occasione per dare il via a questo gesto carico di fascino e imprevedibilità.

Al mio fianco un professionista dell'autostop: Christoph Schumann. Tedesco purosangue: testa quadrata, sandalo e calzino. Alle sue spalle migliaia di chilometri percorsi su decine di vetture diverse, sconosciute. Leggenda narra che l'ultima volta che è rientrato a Parigi dalla sua Berlino (distanza pari a 1105 km, ndr) l'abbia fatto "in stop"!

Zainone sulle spalle, sole battente che surriscalda l'asfalto, pollice verso il cielo. Passa una macchina, ne passa un'altra, poi altre dieci e dieci ancora.
Finalmente sul muso di una di queste si accende la freccia arancione destra; l'auto rallenta.
Madre e figlia. Dicono che sono sulla strada di casa a dieci chilometri da qui. Perfetto, dieci chilometri in meno. Si monta in macchina, sedile di dietro. Dialoghi banali, un po' imbarazzati ma sereni, leggeri.

Dieci minuti e i dieci chilometri sono percorsi. Ringraziamenti infiniti e un arrivederci impossibile. Giù dall'auto e su col pollice.
Passa una macchina, ne passa un'altra, poi altre dieci e dieci ancora.
Finalmente sul muso di una di queste si accende la freccia arancione destra; l'auto rallenta.

E così...via!

Sipario...


2 Comments:

Anonymous Anonyme said...

Pregio, paura e panico...

Autostop... questa mi manca... che cazzo di hippye sono se non ho mai fatto l'autostop...

provvederò...

Guglie

P.S. Grande Gaspa

14:23  
Anonymous Anonyme said...

grandissimo gaspa, davvero uno spirito notevole.

la mia stima nei tuoi confronti cresce post dopo post!

metal

17:57  

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