dimanche, octobre 29, 2006



Pesto di Prà

La seconda in basso partendo da sinistra è mia madre.
Mia madre, per chi non la conoscesse, potrei brevemente descriverla come una ex-hippy che ha lavorato una vita nella moda e che ora non accetta il ruolo di casalinga a cui, in realtà, è destinata. Da non dimenticare, inoltre, la sua feroce tenacia per la cura delle nostre modeste vigne.

Sapevo per certo che mia madre non avrebbe mai rinunciato a venirmi a trovare a Parigi. Un po' per ovvio amore materno e ovvia preoccupazione di conoscere in che situazione sono finito, e un po' per una sua passione chiamata, semplicemente, Parigi.
Però non mi aspettavo venisse così presto, ad appena due mesi dalla mia partenza. Il fatto mi ha sorpreso ma l'ho subito accettato di buon grado. E così venerdì sera, appena arrivata, si è trovata davanti le persone che sono state per me le più rappresentative in questo mio primo periodo parigino. Una cena improvvisata all'ultimo minuto, in fretta e furia, come direbbe qualcuno "così su due piedi"! Ottima atmosfera, persistenti incomprensioni linguistiche (mia madre non conosce altre lingue fatta esclusione per l'italiano e un ottimo dialetto genovese, ndr), vino pessimo ma incalzante, rinforzi culinari arrivati dall'Italia che si sono rivelati fondamentali per la buona riuscita della cena (spicca fra gli altri il celebre pesto di Prà, ndr).

Come al solito Rosanna (mia madre, ndr) ha rivelato una straordinaria capacità di adattamento a una situazione per lei nuova e che poteva rivelarsi anche imbarazzante. Non è stato così, ma ne ero certo già a priori!
Per dovere di cronaca devo aggiungere che la serata è continuata anche dopo che mia madre si è rifugiata a letto sfinita per il viaggio. Tralascio gli avvenimenti intermedi e riporto soltanto il finale che ha visto me, Pablo e due tipi francesi salire, tramite le scale di emergenza, sul tetto del nuovo museo di Jean Nouvel (noto architetto francese, ndr) in piena notte, emozionante.

Mia madre resterà da me ancora qualche giorno in cui verosimilmente mi trascinerà per vie e negozi stracolmi di abiti e vetrine scintillanti, in cui tutto ha un prezzo folle ma in cui passa sempre qualcuno più folle del prezzo che decide di mettere mano al portafoglio.

Non mi avranno mai.

Sipario...


1 Comments:

Anonymous Anonyme said...

Io tua mamma l'ho conosciuta, donna simpatica..... le invidio di aver avuto la possibilità di essere un hippies, io i miei anni 70 sto cercando di ricrearmeli adesso nella speranza di essere anch'io in futuro un adulto solare e alla mano!!!!!

Guglie

11:53  

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