mercredi, octobre 18, 2006



Generazione Erasmus

Un gruppo di persone si ritrova il 4 settembre davanti all'edificio che ospita una delle innumerevoli Università di architettura di Parigi. L'età dei partecipanti varia dai venti ai ventotto anni. Si guardano, si osservano e ciascuno coglie al volo i suoi simili, ovvero i connazionali. Con loro si rompe più facilmente il ghiaccio.
Dopodichè cominciano a fantasticare sugli altri: apprezzamenti, dubbi, titubanze. Di lì a poco sostengono un pre-esame di francese che li divide nettamente in due gruppi: coloro che il francese lo masticano e gli altri che il francese a fatica lo sputano! E io, appena arrivato, riuscivo giusto a sputacchiare qua e là.

Il ritmo accellera, la curiosità aumenta. Gli Erasmus parlano, ridono, giocano, corrono, si abbracciano. Sognano.
Ora hanno un'arma in più: la lingua. Un ammasso indecifrabile di parole simili al francese pronunciate con diversi accenti, toni, cadenze. E' il francese-Erasmus, una lingua priva di regole, ma aperta ad ogni interpretazione personale.

Di giorno, se guardi bene, li vedi nei parchi o davanti al Beaubourg, luogo-calamita della vita parigina.
Di notte si organizzano perchè, si sa, Parigi è cara. Puntatina al supermercato di fiducia e poi la massa si sposta verso il lungo-Senna. Gli Erasmus parlano,ridono, giocano, si abbracciano. Sognano.
E brindano! La fantasia non manca, trovano sempre un buon motivo. All'urlo di "kippis!" (cin-cin in finlandese, ndr) i bicchieri (o le bottiglie, ndr) si toccano, si sfiorano, si picchiano.

Quel gruppo di persone il 9 ottobre si è sparpagliato fra gli studenti autoctoni, i francesi. Qualcuno ha scelto accuratamente i suoi corsi e i suoi orari in relazione ai propri interessi; qualcun altro, svegliatosi forse un po' troppo tardi, li ha improvvisati e scelti a occhi chiusi nel mucchio...e gli è andata alla grande lo stesso (ogni riferimento a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale, ndr)!

Un mese vissuto alla grande, un mese in cui ognuno si è fatto sentire, a modo suo.

Italiani, spagnoli (catalani e non, ndr), portoghesi, svedesi, inglesi, brasiliani, cileni, tedeschi, norvegesi, cinesi, turchi, israeliani, finlandesi, giapponesi, ecuadoregni, polacchi, rumeni, austriaci.

Applausi per tutti.

Sipario...

1 Comments:

Anonymous Anonyme said...

Anche stavolta il primo a commentare...con la lingua la situazione qui' è la stessa, la situazione é confusionale ma sempre divertente! Commento al Blog... la trovata più geniale è il "Sipario..." alla fine degli articoli, grande Gaspa come al solito non ci si smentisce

a presto

Willy

10:42  

Enregistrer un commentaire

<< Home